Ecomuseo Billese | Distretto Culturale Biellese

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Venerdi' 16 marzo a Cittastudi un seminario sulle tecnologie al servizio della cultura.

Distretto culturale, convegno ‘digitale’

Pubblicato il 12 marzo 2007
(Ultimo aggiornamento il 24 ottobre 08, ore 10:12)


Con il seminario ‘Tecnologie in rete per i patrimoni e le attività culturali’, in programma venerdì 16 marzo a Città Studi, a Biella, a partire dalle 8 e 45, prosegue il progetto della Provincia per la creazione del Distretto Culturale. Si tratta della seconda tappa di una fase seminariale articolata in tre incontri tematici di confronto con esperti nazionali e internazionali, esponenti delle istituzioni locali e con i rappresentanti del governo regionale. Obiettivi: l’analisi, la valutazione del grado di coerenza con le strategie del sistema territoriale biellese, l’arricchimento e la definizione dei contenuti e della struttura operativa e gestionale del distretto. L’incontro è parte del nutrito calendario di appuntamenti del convegno ‘Reti locali e sviluppo globale, idee per il distretto digitale’, in programma dal 15 al 17 marzo fra Città Studi e Cittadellarte. Come ricorda l’assessore provinciale alla cultura, Anna Fazzari, il “distretto culturale biellese immaginato da questa amministrazione vuole essere il distretto dell’innovazione, della creatività e del benessere e dovrà nascere con il concorso e l’adesione delle componenti più qualificate e dinamiche della nostra realtà territoriale. Questo progetto affonda le sue radici nell’humus fertile di una storia sociale ed economica che ha sperimentato con successo e nel lungo periodo la validità e l’efficacia del distretto industriale e ha un impianto saldamente fondato sulla teoria e sulla pratica delle reti e dei sistemi territoriali”. Dopo i saluti dell’assessore Fazzari, il programma prevede un intervento di Daniela Formento, dirigente del settore Musei e patrimonio culturale della Regione Piemonte, su “I sistemi territoriali informatizzati”; Stefano Mosca, direttore dell’Atl di Biella, insieme ad Andrea Ardito del settore Pianificazione e Sicurezza del Territorio della Provincia, parleranno di “Web 2.0 e il sistema turistico locale”; “Informazioni in movimento: la rete degli archivi per il Biellese” è il tema che tratterà Graziana Bolengo, direttore dell’Archivio di Stato di Biella, mentre Olga Ronchetti, della Commissione Diocesana di Arte Sacra illustrerà “Il patrimonio di arte sacra nella Diocesi di Biella: inventario, condizione fondamentale per una nuova conoscenza”; di “Infrastrutture informatiche e partecipazione” parlerà Marco Tallia, coordinatore di C-o-d-e-x Lab; Marcello Vaudano, del Liceo Scientifico Avogadro, Simonetta Vella, del Centro di Documentazione della Camera del Lavoro e Danilo Craveia, dell’Associazione DocBi, presenteranno il progetto “Storia e Cultura dell'Industria. Il Nord Ovest dal 1850” a cura del Csi Piemonte; “Tecnologie, territorio e servizi sanitari” è il titolo dell’intervento di Pier Oreste Brusori, direttore dell’Asl 12. Il moderatore sarà Ugo Baldini di Caire. La prima fase del percorso che riprende il 15 marzo fu ospitata il 16 novembre scorso nella sala Becchia della Provincia; si trattava del workshop (seminario-laboratorio) dedicato al Distretto Culturale Biellese cui aveva partecipato anche l’assessore regionale alla pianificazione territoriale Sergio Conti. Il distretto è “un’idea, un progetto, un programma per il futuro del Biellese” che, come disse in quell’occasione il presidente della Provincia Sergio Scaramal “è anche un atto di coerenza con il disegno strategico generale e le politiche territoriali di sviluppo sostenibile di questa amministrazione. Ma è anche e soprattutto un progetto aperto, concepito per reagire allo stato di crisi in cui versa da tempo il Biellese, ricorrendo con fiducia alla cultura del progetto e alla messa in opera di visioni concrete e positive di futuro”. A questo proposito aveva detto Sergio Conti: “Occorre superare la frammentazione, l’eccessiva territorializzazione. La Regione sta puntando molto sul rilancio del quadrante est del Piemonte, che comprende anche il Biellese. Il quale però, e non solo nel settore della cultura, non dà l’impressione di essere coeso ma di muoversi in ordine sparso”. Il progetto del Distretto culturale punta proprio a ricomporre quell’ordine: offrire a chi si occupa di cultura nel Biellese un punto di riferimento operativo e fisico dove far confluire le proprie idee. L’evento del 15, 16 e 17 marzo tratterà di infrastrutture e reti, dei modelli di sviluppo della banda larga (ambiti in cui il Biellese ambisce a divenire un esempio a livello italiano), dei servizi di e-government (governo elettronico) per cittadini e imprese, dove la realtà locale è di rilevanza nazionale. Avrà respiro internazionale e sarà l’occasione per presentare e discutere le idee e le attività che si stanno sviluppando localmente ma in un’ottica globale (da qui il titolo) e che concorrono alla costruzione e alla definizione del distretto digitale, che è una parte importante del progetto di distretto culturale, puntando a farle convergere verso obiettivi comuni come lo sviluppo dei saperi, della società e del territorio. “L’innovazione – aggiunge oggi Scaramal – è alla radice del cambiamento economico e sociale. È un processo lungo, che necessita sia di creatività sia di diffusione degli apprendimenti. Oggi le tecnologie infotelematiche sono il principale motore dell’innovazione. Dobbiamo considerare quella informatica come una questione di estensione dei diritti della persona, da garantire a tutti ”.
 
 

 

 

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