Ecomuseo Billese | Distretto Culturale Biellese

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Seconda giornata del convegno Reti Locali, Sviluppo Globale.

Distretto culturale: un seminario nel convegno sul digitale

Pubblicato il 17 marzo 2007
(Ultimo aggiornamento il 24 ottobre 08, ore 10:30)


“Tecnologie in rete per i patrimoni e le attività culturali”: il secondo seminario per il distretto culturale biellese si è svolto questa mattina a Città Studi nell’ambito del convegno “Reti locali e sviluppo globale”, organizzato da Città e Provincia di Biella e Cittadellarte. Le svariate applicazioni delle nuove tecnologie nel campo della cultura, dell’arte, della ricerca, del turismo, delle biblioteche sono state illustrate da qualificati relatori. Ha introdotto i lavori l’assessore provinciale Anna Fazzari, che ha spiegato: “Il distretto culturale è un ombrello che punta a coprire tutte le istanze che si nascondono o premono per venir fuori da un approccio di tipo nuovo, vale a dire il coinvolgimento del territorio in tutte le sue forme, dal comparto produttivo a quello sociale, dai cittadini agli amministratori agli operatori della cultura. Il connotato informatico, aggiunto all’idea forte di cultura che abbiamo in mente, è uno dei caratteri principali di un distretto che vuole cavalcare lo spirito della modernità, un nodo fondamentale capace di attrarre a sé le proposte e i talenti di tutti. La verifica dei progetti attivi e consolidati o appena nati in ambito culturale che abbiamo avviato con la creazione del distretto ci dice che il Biellese ha compreso, nel profondo, la necessità di rinnovamento che lo attraversa; e che c’è una sostanziale concordia nell’individuare il fattore di rinnovamento proprio nella cultura. Che non è, evidentemente, il sapere inteso nella sua accezione più tipica, bensì la conoscenza, intesa come opportunità di riscoprire il passato, con i suoi tratti salienti e attuali, per costruire il futuro”. I progetti che convergono nel distretto “rappresentano proprio la nostra capacità di fare – ha aggiunto Fazzari – espressa magari in modo disordinato ma vitale. Alla Provincia spetta il compito di coordinarli, di proporre una strategia che li diriga verso un obiettivo comune, che deve essere il rilancio e il benessere del territorio. Questa amministrazione ha individuato l’ala ovest del palazzo della Provincia come il capolinea e il punto di partenza di ogni spostamento che avverrà sulle autostrade digitali e ideali nel Biellese. Qui intendiamo realizzare il nostro District–Center, il luogo dove il distretto culturale troverà la sua forma: tutti quelli che hanno un’idea devono sapere che quello è il luogo dove potranno esprimerla e condividerla per realizzarla in collaborazione con gli altri agenti di cultura del territorio”. Sono poi intervenuti Andrea Ardito, responsabile del Sita (Servizio territoriale ambientale) della Provincia e Stefano Mosca, direttore dell’Atl, che hanno presentato, tra l’altro, il nuovo portale dell’azienda turistica, in cui si è sviluppato un grande lavoro per offrire al cittadino un servizio moderno e interattivo. Dai luoghi più conosciuti della cultura e del turismo biellese ai siti meno frequentati, vi è la possibilità di costruire un percorso su misura in base alle proprie esigenze (trekking, turismo naturalistico, religioso ecc.). Di tutt’altro genere, ma molto importante, l’utilizzo a scopi sanitari e divulgativi per la salute del cittadino presentato dal direttore dell’Asl 12 Pier Oreste Brusori che ha illustrato le grandi potenzialità della rete in questo campo. Le informazioni in movimento per gli archivi del Biellese sono state illustrate dalla direttrice dell’Archivio di Stato Graziana Bolengo, mentre Olga Ronchetti ha evidenziato il grande patrimonio di arte sacra nella Diocesi di Biella. Il progetto Codex-lab, ossia la diffusione della conoscenza libera, è stato presentato da Marco Tallia di Cittadellarte, mentre il Csi Piemonte ha fatto conoscere ‘Storia e cultura dell’industria. Il Nord Ovest dal 1850’. Una storia che nel Biellese ha due punti di riferimento importanti nel Docbi (Marcello Vaudano e Danilo Craveia) e nel Centro di Documentazione della Camera del Lavoro diretto da Simonetta Vella.
 
 

 

 

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