Ecomuseo Billese | Distretto Culturale Biellese

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Positiva la partecipazione di molti operatori della cultura locale.

Workshop Dicubi, confronto e identità

Pubblicato il 02 aprile 2007
(Ultimo aggiornamento il 24 ottobre 08, ore 11:56)


Innovazione, creatività, identità. Sono le parole d’ordine emerse dalla sessione pomeridiana del workshop dedicato al Distretto culturale, dal titolo Musei e nuove muse nel Biellese: dal sistema puntiforme alla rete integrata, svoltasi oggi nella sala Maria Bonino del palazzo provinciale. Concordano nella soddisfazione il presidente Sergio Scaramal e gli assessori Anna Fazzari (cultura) e Giuseppe Graziola (turismo): “Non si era mai vista una partecipazione così massiccia di operatori della cultura decisi a condividere le proprie idee e a confrontarsi sui propri progetti”. La tavola rotonda sugli indirizzi progettuali in tempo reale coordinata da Daniela Formento della Regione Piemonte e da Damiano Aliprandi della fondazione Fitzcarraldo infatti ha riunito un numero notevole di partecipanti. Un po’ di cronaca. Ha introdotto i lavori l’assessore provinciale alla cultura Anna Fazzari, spiegando che “il richiamo al Parnaso nel titolo di questa giornata non è casuale: le muse offrivano agli artisti l’ispirazione per le loro opere e allo stesso modo, con questo appuntamento noi candidiamo il palazzo della Provincia a diventare un piccolo Parnaso per gli operatori biellesi della cultura. Qui, in quello che possiamo chiamare il District Center, chi fa cultura potrà venire anche a cercare, e trovare, ispirazione. I progetti che trovate raccontati nei manifesti esposti nel corridoio e riprodotti sulle slide che scorrono sullo schermo non sono i pochi eletti di un’iniziativa lasciata cadere dall’alto. Non li abbiamo, insomma, scelti e selezionati: ci siamo limitati a fare da collettore a quanto attualmente esiste sul territorio, un patrimonio notevole, comunque aperto all’integrazione, al miglioramento, alla discussione”. L’esposizione dei poster con la descrizione di tutti i progetti è disponibile anche sul sito internet della Provincia, nella sezione Archivio eventi/materiali. L’assessore Fazzari ha anche insistito sul concetto di partecipazione come “motore: abbiamo già detto che la cultura può essere un fattore di rilancio importante per il Biellese, perciò siamo qui non solo per dare ad essa un impulso nuovo ma anche per darle una casa aperta e inclusiva dove ciascuno possa trovare l’opportunità di presentarsi e confrontarsi con l’esistente”. Gli interventi dei relatori, e responsabili dei progetti illustrati nei poster, nel corso della tavola rotonda si sono poi focalizzati sui concetti di innovazione, creatività e identità, riconosciuti come fattori di stimolo e concetti guida per le strategie del rilancio basato sulla cultura. Ne hanno parlato Paolo Naldini di Cittadellarte, Angelo Pavia dell’associazione Pace e futuro, Simonetta Vella del Centro di documentazione della Camera del lavoro, Silvia Cavicchioli del Centro studi Generazioni e luoghi, la professoressa Ersilia Perona del Comitato scientifico ecomusei, Francesco Lamarmora dell’Osservatorio dei beni culturali, Giuseppe Pidello dell’Ecomuseo Valle Elvo e Serra, Massimo Coda Spuetta, presidente del Museo del territorio, Graziana Bolengo dell’Archvio di Stato di Biella, Franco Volpe di Confartigianato, Patrizia Maggia del centro d’arte Kandinskij, Laura Zegna dell’Oasi Zegna, Giovanni Vachino del Docbi, Luciano Donatelli di The art of excellence, Giovanni Boglietti di Palazzo Boglietti, Giuseppe Tallia, sindaco di Vallemosso e Stefano Giacomelli dell’Istituto Perosi. Le conclusioni del workshop sono state affidate al ricercatore Luigi Spina e allo stesso presidente della Provincia Sergio Scaramal.
 
 

 

 

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