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Scaramal: "Un'atmosfera di fiducia nel futuro, orientata alla creatività e capace di attrarre talenti".
Distretto culturale biellese: oggi al via la fase due
Pubblicato il
02 luglio 2008
(Ultimo aggiornamento il 24 ottobre 08, ore 12:00)
Riprende il percorso verso la creazione del Distretto culturale biellese. Il prossimo mercoledì, 9 luglio, nella sala consiliare della Provincia prenderà il via la fase II. Si comincia alla 15 e 30 con i saluti del presidente Sergio Scaramal. I relatori della giornata saranno Ugo Baldini della Cooperativa architetti e ingegneri di Reggio Emilia, il ricercatore Luigi Spina, il dirigente del settore informatico della Provincia Davide Zanino, Patrizia Picchi e Germana Romano, dirigenti dei settori cultura della Regione Piemonte e della Provincia di Biella e Damiano Aliprandi della fondazione Fitzcarraldo. Al termine degli interventi è in programma la visita al District center, ricavato nelle sale dello stenditoio, nel cortile dell’ala ovest. Un modo con il quale la Provincia si apre ancora di più ai cittadini, che troveranno lì un luogo di incontro e uno spazio di confronto sui temi della cultura, dell’innovazione, dello sviluppo territoriale e il loro intreccio inteso come percorso di rinnovamento. Nel corso della giornata saranno anche presentati gli atti dei 3 workshop svolti nel 2007, coi quali l’amministrazione ha inaugurato la costruzione nel sistema locale «di una atmosfera di fiducia nel futuro, orientata alla creatività e capace di attrarre talenti», spiega il presidente Sergio Scaramal. Da qui l’idea di cooperare e collaborare tra tutti i soggetti che nel Biellese “fanno” cultura, per promuovere una rete locale riconoscibile, orientata alla condivisione e alla comunicazione delle esperienze, capace di riflettere sul cambiamento e l’innovazione e di promuovere iniziative ed eventi di vasta portata. «Con questa fase II insomma – aggiunge Scaramal – riparte l’azione condivisa e partecipata che dovrà definire i contenuti del Distretto Culturale Biellese, opera collettiva del sistema socio economico territoriale e della società biellese. Il Distretto Culturale rappresenta una delle modalità nuove del sistema economico di interpretare e rinnovare la propria vocazione manifatturiera in una fase di accentuata selezione competitiva sulla scena internazionale. Agirà in più direzioni, costituendo una leva per stimolare il mercato locale,attraendo nuovi visitatori e fruitori delle risorse storico-culturali e ambientali del Biellese e contribuendo anche ad uno sviluppo dell’economia turistica».
(Ultimo aggiornamento il 24 ottobre 08, ore 12:00)
Riprende il percorso verso la creazione del Distretto culturale biellese. Il prossimo mercoledì, 9 luglio, nella sala consiliare della Provincia prenderà il via la fase II. Si comincia alla 15 e 30 con i saluti del presidente Sergio Scaramal. I relatori della giornata saranno Ugo Baldini della Cooperativa architetti e ingegneri di Reggio Emilia, il ricercatore Luigi Spina, il dirigente del settore informatico della Provincia Davide Zanino, Patrizia Picchi e Germana Romano, dirigenti dei settori cultura della Regione Piemonte e della Provincia di Biella e Damiano Aliprandi della fondazione Fitzcarraldo. Al termine degli interventi è in programma la visita al District center, ricavato nelle sale dello stenditoio, nel cortile dell’ala ovest. Un modo con il quale la Provincia si apre ancora di più ai cittadini, che troveranno lì un luogo di incontro e uno spazio di confronto sui temi della cultura, dell’innovazione, dello sviluppo territoriale e il loro intreccio inteso come percorso di rinnovamento. Nel corso della giornata saranno anche presentati gli atti dei 3 workshop svolti nel 2007, coi quali l’amministrazione ha inaugurato la costruzione nel sistema locale «di una atmosfera di fiducia nel futuro, orientata alla creatività e capace di attrarre talenti», spiega il presidente Sergio Scaramal. Da qui l’idea di cooperare e collaborare tra tutti i soggetti che nel Biellese “fanno” cultura, per promuovere una rete locale riconoscibile, orientata alla condivisione e alla comunicazione delle esperienze, capace di riflettere sul cambiamento e l’innovazione e di promuovere iniziative ed eventi di vasta portata. «Con questa fase II insomma – aggiunge Scaramal – riparte l’azione condivisa e partecipata che dovrà definire i contenuti del Distretto Culturale Biellese, opera collettiva del sistema socio economico territoriale e della società biellese. Il Distretto Culturale rappresenta una delle modalità nuove del sistema economico di interpretare e rinnovare la propria vocazione manifatturiera in una fase di accentuata selezione competitiva sulla scena internazionale. Agirà in più direzioni, costituendo una leva per stimolare il mercato locale,attraendo nuovi visitatori e fruitori delle risorse storico-culturali e ambientali del Biellese e contribuendo anche ad uno sviluppo dell’economia turistica».
