(Ultimo aggiornamento il 25 febbraio 11, ore 11:17)
Sono stati premiati in occasione della Sagra del Pailet a Ronco Biellese i tre artisti che hanno elaborato le idee più originali, nell'ambito del concorso indetto dall'Ecomuseo della Terracotta e da Cittadellarte.
Obiettivo del concorso, che unisce tradizione e innovazione, è stato quello di ideare e creare nuove forme e nuove funzioni per le bielline.
Il primo classificato è
David Behar (Israele) con la proposta di due pentole in terracotta che rappresentano una simbiosi tra la tradizione della cucina biellese e quella marocchina.
La pentola cuscus perrera, così chiamata dallartista, è stata pensata per per cucinare la zuppa (tradizione biellese) nella parte inferiore e il couscous (tradizione marocchina) nella parte superiore. La pentola può essere inoltre utilizzata per la cucina al vapore.
Laltra proposta di David è il fujot tajine, pentola pensata per poter cucinare carne e verdure sia nella tradizione biellese che in quella marocchina.
Secondi a parimerito Diego Dal Pozo Barriuso (Spagna) e Sumakshi Singh (India).
Lo spremiagrumi denominato dallartista piamontina è stato ideato da Diego Dal Pozo Barriuso osservando ed elaborando a livello creativo il territorio biellese, le sue montagne ed il Lago della Vecchia. Lo spremiagrumi proposto è nato quindi attraverso un processo di trasformazione del Colle della Vecchia e del Lago della Vecchia.
Sumakshi Singh ha proposto Ortobotanico, costituito da tre livelli realizzati interamente in terracotta non trattata. Lartista ha ideato lortobotanico per dare la possibilità a tutti di poter avere in casa un piccolo orto per i germogli. I germogli costituiscono esempio di straordinaria capacità della natura di produrre energia, capacità che può essere sfruttata da tutti per procurarsi cibi freschi, ricchi di principi nutritivi come vitamine, enzimi e di facile digeribilità.
Il livello più basso permette la raccolta dellacqua in eccesso, i due piani superiori sono per la crescita dei germogli.
Il progetto rientra nel più ampio intervento di valorizzazione dei prodotti che l'Ecomuseo del Biellese sta conducendo da tempo.