Ecomuseo Billese | Distretto Culturale Biellese

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Ecomuseo del Biellese

Superate le 100 presenze

Successo per il workshop annuale

Pubblicato il 24 novembre 2010
(Ultimo aggiornamento il 24 novembre 10, ore 16:42)


Si è svolto venerdì 19 novembre il Workshop Ecomusei 2010, che ha visto la presenza di oltre cento partecipanti in rappresentanza di oltre 30 ecomusei piemontesi ed italiani.
Il ruolo degli Ecomusei nello sviluppo locale – afferma l’assessore alla cultura e turismo della provincia di Biella, Mariella Biollino - è stato il tema centrale affrontato durante la giornata; l’argomento scelto ha permesso di mettere l’accento sulla crescente necessità di far conoscere quanto gli ecomusei hanno fatto sul tema dello sviluppo e di confrontarsi con altre realtà che da tempo, e su fronti differenti, stanno lavorando per migliorare la qualità dei propri territori e attrarre risorse.
Due sono state le sessioni di lavoro ; la prima, dedicata allo sviluppo in termini di turismo e produttività locale, ha visto l'intervento di Stefano Aimone di IRES Piemonte, che ha illustrato i programmi di sviluppo locale messi in atto negli ultimi anni dall'Unione Europea, giungendo a delineare la situazione attuale, seguito da Eugenio Lombardi che ha raccontato il ruolo dell'Ecomuseo della Valle d'Itria nello sviluppo turistico sostenibile dell'area di Locorotondo, in Puglia.
Giuseppe Pidello, dell'Ecomuseo Valle Elvo e Serra, ha chiuso gli interventi della mattinata presentando i progetti dell'Ecomuseo del Biellese nell'ambito dello sviluppo locale.
La sessione pomeridiana ha lasciato spazio al confronto con altre reti ecomuseali italiane, grazie alla presenza di Ezio Cesaratto, Ecomuseo Lis Aganis - Friuli Venezia Giulia, e Alberto Mazzoleni (Rete Ecomuseale della Lombardia) e, soprattutto, ha dato la possibilità di dibattere su un tema molto delicato: la possibilità di finanziare i progetti ecomuseali non solo attraverso le risorse pubbliche, ma anche attraverso la collaborazione con altri enti come banche e fondazioni; su quest’ultimo tema si è concentrato infatti l'intervento di Roberto Febbraro di Banca Etruria, ente che ha finanziato l'esperienza toscana dell'Ecomuseo del Casentino.
Ai lavori pomeridiani ha partecipato anche l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola, il quale ha concluso proponendo un programma di lavoro condiviso tra Ecomusei e Regione che possa collocare gli Ecomusei nella giusta prospettiva all'interno di diversi settori dell'amministrazione regionale: turismo, cultura, ambiente, pianificazione.
Come ben sottolineato dai moderatori delle due sessioni, Gino Baral e Luca Dal Pozzolo, le prospettive di sviluppo degli Ecomusei vanno collocate in un ambito più ampio di quello strettamente culturale; gli innumerevoli progetti incentrati su attività turistiche e agricole denotano come essi possano collaborare con i vari attori locali allo sviluppo di attività economiche, un ruolo che essi dovranno assumere sempre maggiormente, divenendo interlocutori privilegiati nelle politiche di sviluppo territoriale.

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