VERRONE - DOMENICA 29 giugno
CASTELLO VIALARDI DI VERRONE via Aldo Moro, 1
Ore 16.00 visita guidata
Ore 17.00 concerto - Sala conferenza Museo del Falso
Paolo Devecchi, Salvatore Seminara
duo di chitarre
- Antonio Vivaldi (1678-1741) Sonata V
- Gioachino Rossini (1792-1868) Ouverture da Il Barbiere di Siviglia
- Salvatore Seminara - Happy
- Paolo Devecchi - Phares
- Ar-Men Vasquez - Kongre! -Le Four
- Salvatore Seminara - Memory
- Paolo Devecchi Tepido
Il programma propone tre componenti classiche del repertorio chitarristico: i pezzi originali del nutrito patrimonio storico dedicato a questa formazione, la trascrizione e l'autoproduzione compositiva degli esecutori.
La sonata di Antonio Vivaldi, una delle più celebri del compositore veneziano, è tratta dal corpus di sonate per violoncello e basso continuo. La parte del basso continuo è stata appositamente ricomposta dal duo, conferendole un atteggiamento sia di accompagnamento che di serrato dialogo contrappuntistico con lo strumento ad arco.
L'opera di Mauro Giuliani rappresenta un riuscitissimo esperimento di trasposizione strumentale della celebre ouverture orchestrale rossiniana; l'arguzia strumentale del chitarrista-compositore pugliese (amico del pesarese), di sicuro il più celebre e celebrato dell'epoca classica e post-classica, consente di percepire, seppur nella ridotta portata di suono offerta dalla coppia di strumenti a corda, la pulsante e vitale grandiosità dell'originale operistico.
La parte di programma firmata dai due componenti del duo gioca su un interessante assortimento di generi e stili: Phares declina, sulla base di spunti letterari (Jules Verne), iconografici (Jean Guichard) e musicali (Claude Debussy e Béla Bartók), il concetto di 'faro marino' (solitudine, spirale, intermittenza luminosa, potenza dei flutti marini etc.); Happy propone invece un processo inventivo di tipo minimalistico, in cui la continuità ritmica e lo slittamento di frasi complementari costituiscono gli elementi costruttivi essenziali; la coppia di pezzi Memory e Tejido presenta infine una efficace giustapposizione di puro lirismo e sofisticazione ritmico-armonica, con qualche vaga tinta flamenco.
Chiude il programma la più recente Invenzione (quasi un tango), nella quale l'uso fitto e massiccio del contrappunto si concilia con i più tipici atteggiamenti ritmici del tango argentino.
Paolo Devecchi e Salvatore Seminara hanno iniziato a suonare insieme a metà degli anni '90, sul finire della loro formazione accademica. Il loro sodalizio artistico li ha portati ad esibirsi in centinaia di concerti nell'ambito di importanti festival musicali internazionali. Il progetto di duo, nato inizialmente dall'idea di esplorare le più significative pagine del nutrito repertorio, è cresciuto orientandosi via via alla composizione musicale, attitudine da sempre coltivata dai due interpreti. L'inventiva compositiva del Duo si esprime nell'esecuzione di proprie musiche che, se pur saldamente ancorate ad un trattamento tradizionale dello strumento, traggono spunto da diverse matrici stilistiche dando vita ad una proposta musicale che coniuga tradizione e modernità.
INGRESSO GRATUITO
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