Sabato mattina, 8 maggio 2021, il DocBi ha conseguito alla Fabbrica della ruota un altro piccolo ma importante obiettivo: il riposizionamento della turbina Riva modello Francis del 1926 e degli annessi regolatori di portata e di velocità che erano stati asportati dalla torretta nei primi anni Ottanta del Novecento. Donati allassociazione da Giovanni Toscanini un paio di anni fa, dopo essere stati ripuliti, restaurati e riverniciati dai volontari DocBi ora sono di nuovo al loro posto, unitamente alla grande puleggia a raggi per cinghie piatte in acciaio, del diametro di m 2,70, realizzata ex novo da Gianpaolo Cortese.
Il locale turbina, rimasto abbandonato e desolatamente vuoto per tanti anni, ora inizia a rivivere grazie al ritorno dallesilio dei macchinari e al recupero delle murature e del camminamento per raggiungerlo. Su un tratto di questultimo è stata infatti sistemata una passerella in acciaio costruita dalla Tecnalluminio di Pratrivero per agevolare e rendere più sicuro il percorso che collega la fabbrica con il locale centralina, nella prospettiva di consentire al visitatore (in particolare alle scolaresche) di esplorare da vicino tutti gli elementi costituenti il complesso sistema teledinamico: il canale di derivazione dellacqua, la vasca di carico, la condotta forzata e il locale turbina con i suoi meccanismi al completo.
Un passo alla volta, grazie allopera entusiasta dei volontari Bruno Cremona, Alfonso Oitana, Angelo Foglio, Gianpaolo Cortese, Ruggero Coltro (anche nelle vesti di reporter ufficiale con la sua telecamera) e del pool dei progettisti composto da Giovanni Vachino, Luciana Lachi, Domenico Ubertalli, Cristina Bernardi, Daniela Dellavalle, prende corpo il progetto di ripristinare integralmente quello che resta lelemento distintivo e caratterizzante la fabbrica, ovvero il sistema teledinamico che ha permesso la meccanizzazione dei processi produttivi.
Dopo lemozionante mattinata e il successivo pomeriggio di rilievi e confronti tra volontari e tecnici su come procedere nella progettazione operativa, la convinzione di poter tornare a vedere scorrere lacqua nel canale, girare la turbina e con essa pulegge, alberi, cinghie e grandi ruote esterne della fabbrica, ovviamente a fini esclusivamente didattici e dimostrativi, è cresciuta ancor di più.
Per portare a termine lambizioso progetto occorrerà trovare dei consistenti finanziamenti, pubblici o privati, che permettano, unitamente allimpegno dei volontari, di affrontare le ingenti spese previste, ma anche la fiducia è cresciuta, perché la giornata ha rappresentato davvero un bel lavoro di squadra in cui tutti hanno dato una mano in maniera collaborativa e disinteressata. Il nostro ringraziamento più sentito va al Sindaco Gian Matteo Passuello e allAmministrazione del Comune di Pray, al gruppo degli Alpini di Pray, resisi disponibili per il controllo del traffico, e in modo particolare a Mauro Valloggia che ha messo a disposizione gratuitamente il camion gru e la sua opera per lintera mattinata, condividendo appieno lo spirito e lazione della nostra associazione.