Ecomuseo Billese | Distretto Culturale Biellese

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Santi sui muri

I santi sui muri

Il territorio biellese conserva un ingente patrimonio costituito da oltre 1200 dipinti a soggetto religioso eseguiti sulle facciate delle abitazioni, specialmente quelle delle borgate montane. Si tratta di una vera e propria pinacoteca a cielo aperto di raffigurazioni sacre realizzate nell’arco di mezzo millennio a partire dal XVI secolo.

Le motivazioni di questi dipinti sono varie: oltre ad un aspetto puramente devozionale, certamente collegato con la presenza di un numero rilevante di santuari - la maggior parte dei dipinti raffigura la Madonna d’Oropa - risulta evidente anche il desiderio di assolvere ad un voto, richiamando la tradizione diffusa dei dipinti votivi consegnati nei luoghi di culto. Una motivazione meno evidente è quella apotropaica. Molti dipinti sono infatti eseguiti sulle facciate della case che per vari motivi erano prive di abitanti per lunghi periodi dell’anno (è questo il caso delle cascine oppure delle frazioni abitate prevalentemente dai pastori e dai malgari che praticavano la transumanza); ai santi raffigurati sui muri veniva allora assegnato anche il compito di proteggere l’abitazione da ogni evento negativo. Sono noti molti esempi di dipinti apotropaici eseguiti anche sulle facciate degli edifici destinati al lavoro quali mulini o lanifici, quasi una anticipatrice forma di “assicurazione”.

Questi dipinti sono stati oggetto di una complessa operazione di schedatura e di studio condotta dal DocBi - Centro Studi Biellesi con l’intento di pubblicarne l’intero corpus, attraverso un “Progetto di sistema” dell’Ecomuseo del Biellese. Tale operazione si colloca in un più ampio progetto finalizzato alla schedatura e allo studio di tutto il patrimonio iconografico devozionale che ha già prodotto una decina di pubblicazioni monografiche.

La finalità dell’operazione è quella di restituire al territorio la consapevolezza di tale patrimonio evidenziando da un lato la necessità della sua tutela e dall’altro le sue potenzialità culturali e turistiche.

Dopo oltre cinque anni di studio e ricerca infatti sono stati realizzati due importanti strumenti: un volume che raccoglie l'intero corpus dei dipinti murali schedati, ed una mappa sintetica che raccoglie quattro itinerari volti alla scoperta turistico-culturale di questo patrimonio inconsueto.

 
Ex-voto nel Comune di Veglio
 
 

 

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