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Scuola primaria Vigliano Amosso

La fucina Morino di Mongrando e il percorso dell'energia

Questa mattina, la classe quarta a della scuola Primaria di Vigliano Amosso (16 alunni e 2 maestre) è andata a Mongrando per una visita di studio.
L’uscita aveva due obiettivi: scoprire il corso del Viona e la sua canalizzazione, imparando che la forza dell’acqua produce energia; scoprire gli attrezzi della fucina.
Con il pullman fornito dall’Ecomuseo la scolaresca ha seguito il corso del canale scoprendo che in alcuni punti del tragitto l’acqua era utilizzata per molti scopi… Ad esempio passava al lavatoio pubblico: ma che l’acqua serva a lavare i panni non è stata una novità per i 16 alunni! Certo oggi si usa la lavatrice, ma in quel lavatoio c’erano dei pezzi di sapone che testimoniano che quel sistema è ancora utilizzato. Non solo, l’acqua lungo il percorso dava energia a un mulino e a una falegnameria: era quindi acqua che non serviva né per essere bevuta, né per lavarsi… Serviva a lavorare! Inoltre, sorprendentemente, l’acqua in un punto ha fatto una salita grazie a una serie di sifoni chiamati “salto del gatto”!
A San Lorenzo la classe ha osservato ciò che resta delle vasche di raccolta, da lì l’acqua faceva un salto altissimo di circa 80 metri e arrivava sotto con moltissima forza: tutta quella forza faceva girare la turbina della fucina!

Sentiamo ora le impressioni dei nostri inviati sugli incredibili attrezzi del fabbro tutti rigorosamente mossi dalla forza dell’acqua:
Giorgio: Mi sono piaciuti tutti gli attrezzi, ma quello che mi ha colpito di più è stato “la trumba ‘d l’òra” .
Lorenzo: La cosa che mi ha colpito è che la turbina potesse far lavorare tutta la fucina!
Andrea Lisa: A me ha stupito il maglio ballerino: poteva appiattire gli attrezzi!
Elisa: E’ vero ballava come un vero ballerino!
Alessia: E quando lo schiacciavi faceva un gran rumore.
Luan: Poteva davvero appiattire il ferro!
Lorenzo: A me hanno interessato le incudini.
Giulia: Servivano a modellare gli oggetti quadrati e rotondi.
Ariola: Certo però il maglio ballerino resta il mio preferito.
Federica: Anche le mole sono interessanti servivano ad affilare coltelli e spade!
Arianna: E’ vero e ce n’erano di grandi e piccole. E una era tutta consumata.
Federica: Poi ce n’era una gigantesca doveva essere pesantissima.
Camilla: Lavoravano in una stanza molto piccola ed era pericoloso!
Anna: Anche la forgia mi ha colpito e il maglio ad asse era sorprendente perché precipitava come una ghigliottina.
Corrado: Magli, il forno, ma anche il trapano a colonna che aveva la cinghia attorcigliata.
Nicolò: Sì è stato tutto interessante!
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Visita alla Fucina Morino
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